28 Febbraio 20230

Il TAR Lazio restituisce chiarezza e dignità ai comparti erboristico, fitoterapico e agricolo: l’utilizzo industriale e officinale della canapa priva di effetto drogante non può essere limitata.

Un’altra vittoria importante che ha visto il ruolo attivo di Forza Vitale Italia Srl e PriMa Srl insieme all’Associazione Canapa Sativa Italia verso la definitiva regolarizzazione di un comparto che vuol dire sviluppo, occupazione e libertà di cura.
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Senza motivazioni scientifiche contrarie non è possibile porre limiti alla filiera della canapa priva di thc, ovvero al suo utilizzo nei vari ambiti in cui questa pianta trova ampio e favorevole impiego.

Questo in sintesi il rilevante giudizio del Tribunale Regionale del Lazio (Sentenza N.02613/2023) rispetto al Decreto Ministeriale del gennaio 2022 riguardante l’“Elenco delle specie di piante officinali coltivate nonché criteri di raccolta e prima trasformazione delle specie di piante officinali spontanee” contro il quale avevano fatto ricorso i consorziati dell’Associazione Canapa Sativa Italia di cui fanno parte Forza Vitale Italia Srl e PriMa Srl con la relativa divisione Suntiva che commercializza prodotti a base di cbd.

Una decisione che restituisce chiarezza e dignità ai comparti erboristico, fitoterapico e agricolo e che si spera costituisca un punto fermo nel definitivo percorso di regolarizzazione di un settore dalle molteplici potenzialità inspiegabilmente ancora limitate e inespresse.

Il decreto in questione prevedeva forti limiti alla coltivazione di alcune parti della pianta di canapa consentendo nello specifico per gli usi officinali, solo i semi e i loro derivati. Tale “principio” andava così a produrre due conseguenze a dir poco dannose e restrittive per quanti in Italia operano professionalmente e coscientemente nei settori sopra menzionati:

– precludeva la possibilità di utilizzare le altre parti della pianta;
– riconduceva coltivazione, trasformazione e commercializzazione di fiori e foglie “non stupefacenti” nell’ambito disciplinato dal Testo unico sugli stupefacenti con una evidente penalizzazione per gli operatori della filiera di tutto il paese.

Il TAR invece ha operato un netto distinguo che apporta chiarezza anche agli occhi dell’opinione pubblica e di quanti ancora fanno fatica a orientarsi tra gli incerti pareri che avvolgono questo ambito.

La ratio della disposizione fa riferimento anche al Conseil d’Etat francese che recentemente ha stabilito il principio che un divieto generale e assoluto della commercializzazione di foglie e fiori di cannabis con un tenore di THC inferiore ai limiti di legge non è giustificato dai rischi per la salute pubblica.

Una bella notizia per le tante aziende e operatori che lavorano e investono sulla canapa” – dichiara il Dr. Vito Cannillo, AD di Forza Vitale Italia Srl e PriMa Srl – “Insieme a tanti colleghi tra mille difficoltà e ipocrisie, costruiamo ogni giorno concrete occasioni di un futuro che ha mille sfaccettature interessanti, dalla ricerca in campo salutistico alla conseguente libertà di cura, non dimenticando poi l’impatto occupazionale. Adesso – conclude Cannillo – con l’intento di sempre che è quello di operare nel pieno rispetto della legge, con scienza e coscienza, attendiamo la traduzione concreta di questo parere a livello normativo, regolamentare e procedurale, certi che a breve i fatti ci daranno ragione. Un sentito grazie a tutta l’Associazione Canapa Sativa Italia. Si va avanti!”.

 

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